Fusione Ata-UnaCome cambierà l’offerta del gruppo

La fusione che ha creato il secondo operatore alberghiero del nostro Paese dopo Best Western porterà anche cambiamenti nell’offerta complessiva del gruppo.

È infatti in vista una nuova segmentazione che destinerà le diverse strutture a differenti target di clientela.

Con 53 hotel e 8.636 camere, Atahotels-Una Hotels ha deciso di affrontare una revisione degli hotel, molti dei quali cambieranno livello di classificazione per rispondere alle mutate esigenze della clientela. Secondo Affari & Finanza di Repubblica, infatti, Gianluca Santi, a capo del management immobiliare di Unipol, sta rivisitando la composizione dei segmenti: molti degli alberghi a 4 stelle potrebbero diventare 3 stelle, mentre alcuni con opportuni investimenti potrebbero raggiungere l’upgrade a 5 stelle. Il core business del gruppo rimarrà però sul 4 stelle.  

Ma i progetti del gruppo prevedono l’acquisizione, nei prossimi 4/5 anni, di altri 50 hotel, portando la catena oltre le 100 proprietà.

Un passaggio per il quale potrebbe intervenire il Fondo strategico italiano guidato da Maurizio Tamagnini, che pare stia aspettando il 2016 e la pulizia del bilancio per entrare con una quota di minoranza (voci di mercato dicono il 40 per cento) nel gruppo.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana