Basterrechea accusa: "Hotel italiani costosi e vecchi"

Forse non si aspettava nemmeno lui tutte queste difficoltà. Ma la voglia di continuare ad investire nel mercato italiano non manca.

L'amministratore delegato di Nh Hotels Group Italia, Chema Basterrechea (nella foto), svela la strategia della catena alberghiera partendo da un retroscena: la mancata acquisizione di Una Hotels. “Abbiamo subito guardato con interesse all'operazione. Sembravamo essere l'unica alternativa valida e poi, un po' a sorpresa, si è inserito Unipol. Tutte le iniziative hanno un prezzo e, oltre una certa cifra, non si può generare valore”.

Il manager conferma la voglia di crescere sull'Italia dove “l'obiettivo è quello di aumentare dell'11 per cento i ricavi”, ma non risparmia critiche al comparto alberghiero: “Il settore è molto frammentato e questo rende gli hotel costosi, non esteticamente belli e di età media elevata, non portando
valore aggiunto né per i clienti, né per gli investitori”.

E quando gli chiediamo se le recenti misure di tax credit per la digitalizzazione hanno aiutato l'azienda, il manager sospira, allarga le braccia e replica: “No, forse sono misure che tendono a privilegiare una tipologia di azienda diversa”.

Le prossime mosse, comunque, riguarderanno il riposizionamento verso la fascia medio-alta di diverse strutture con gli occhi sempre puntati sui poli commerciali di Roma e Milano dove, a breve, verrà inaugurato l'Nh Palazzo Moscova, ex Hotel Moschino. “E - promette Basterrechea - entro la fine
dell'anno ci saranno altre novità”.

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