Federalberghi chiede una riforma di Imu e Tasi anche per gli hotel

Dopo le recenti dichiarazioni del presidente del consiglio Matteo Renzi su una possibile riforma delle tassazioni sugli immobili, anche Federalberghi interviene nel dibattito. E pone l’accento su Imu e Tasi, due tra le imposte più contestate degli ultimi tempi.

“L’Imu più la Tasi pagati nel solo 2014 dal settore ammonta a circa di 893 milioni di Euro, pari a 817 Euro per ciascuna delle 1,1 milioni di camere esistenti nei circa 34 mila alberghi italiani” sono i conti dell’associazione per quanto riguarda l’esborso del comparto turistico. Una somma che Federalberghi considera particolarmente gravosa, considerando anche il fatto che viene applicata anche in relazione ai periodi in cui gli hotel sono vuoti o semivuoti.

“Chiediamo dunque al Governo - prosegue la nota della federazione - di riconoscere la tipicità dell'immobile alberghiero, che costituisce un investimento ad uso produttivo, al pari dei cosiddetti imbullonati che si prevede di esentare”.

In mancanza di misure ad hoc per il settore turistico, secondo l’opinione di Federlaberghi, si finirebbe per avvantaggiare le strutture ricettive che sorgono all’interno di immobili destinati all’abitazione o alla produzione agricola, come b&b e affittacamere.

“Stesso mercato, stesse regole - conclude la nota -. È questa la bussola che chiediamo alle istituzioni di seguire”.

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