Expedia: "La legge sulla parity rate discrimina i clienti"

Una legge che non tutela gli interessi dei consumatori, degli hotel e delle Ota. È questa l'opinione di Jean-Philippe Monod de Froideville, senior director government & corporate affair Emea di Expedia sulla parity rate approvata alla Camera e in attesa di valutazione al Senato.

"Chiediamo una cosa molto semplice - spiega il manager -: i clienti che cercano una struttura sui nostri portali non devono essere discriminati dal fatto che sul sito dell'hotel sia possibile trovare prezzi più economici".

Secondo Monod de Froideville, infatti, le Ota investono importanti somme in tecnologia e marketing e gli alberghi ottengono visibilità pagando una commissione solo nel caso di prenotazione dai portali: "Non è un business model sostenibile. Attualmente, anche se il prezzo è lo stesso sui vari canali, circa il 20 per cento dei consumatori prenotano direttamente ma effettuano ricerche sui nostri portali". È quindi necessario trovare un bilanciamento che l'attuale legge non ha: "La soluzione è che gli hotel siano liberi di decidere le loro politiche tariffarie sui vari canali di prenotazione ma non possono discriminare i consumatori proponendo un prezzo diverso sul proprio sito".

Giovanni Ferrario

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