Marriott mette un robot alla reception, il caso di Ghent

Accelera le operazioni di check in e check out, consegna e riprende le chiavi della camere e, soprattutto, si mostra assai cortese salutando i clienti in ben 19 lingue e offrendo loro persino un aperitivo di benvenuto.

Non è un receptionist particolarmente qualificato, o un concierge più simpatico del solito, bensì un robot molto efficiente. Il suo nome è Mario e a introdurlo in Europa è Marriott, che lo utilizza nella sua struttura di Ghent, in Belgio.

Il lavoro dell’umanoide, spiega ilmessaggero.it, è quello di affiancare lo staff dell’hotel soprattutto nei momenti di maggiore affluenza degli ospiti, e lo può fare grazie a un sofisticato software di riconoscimento facciale, che gli permette di registrare tutti i volti dei clienti, catalogandoli per un periodo di sei mesi attraverso le due telecamere posizionate al posto degli occhi.

Il robot, presentato all’Itb di Berlino, può essere usato anche come baby sitter e prossimamente sarà in grado di chiamare un taxi e leggere il giornale al cliente.

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