La tassa di soggiorno diventa un premio: la provocazione

Al posto della tassa di soggiorno si potrebbe creare un premio di soggiorno.

La proposta arriva da Franco Grasso, revenue manager per gli hotel, che lancia una provocazione inserendosi nel dibattito aperto dal ministro Franceschini sull’imposta di soggiorno. Grasso sottolinea come la tassa di soggiorno porti più danni che benefici all’economia delle zone che la applicano: “Vorrei che veramente ci dicessero gli introiti in milioni di euro e verificare al contempo quanto l’imposta ci ha penalizzato” dice.

Per questo rilancia con una diversa prospettiva: “Perché non immaginare un premio di soggiorno – dice -? Ogni singolo turista internazionale porta denaro in abbondanza nelle casse del nostro Paese: la stessa percentuale che ora devono necessariamente pagare potrebbe diventare un premio da spendere in un prossimo soggiorno, una sorta di voucher al portatore che promuova il nostro Paese”.

Non è ben chiaro, nella proposta, chi dovrebbe sostenere i costi di un eventuale premio di soggiorno (se gli stessi albergatori o i comuni o chi altro), ma certo la provocazione è interessante.

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