Iorio, Accor:"Illusione internet L'agenzia tradizionale costa meno delle Ota"


"L'evoluzione del digitale non solo ha dimostrato che non basta essere in internet per muoversi da soli, ma che la dipendenza dalle Ota costa più cara dell'intermediazione tradizionale".

A spezzare una lancia a favore delle agenzie di viaggi fisiche è stato l'a.d. di Accor Italia, Renzo Iorio, a margine del convegno 'Nuovi modelli di governance per il turismo' alla Luiss di Roma. "Internet - ha sostenuto il manager - ha dato a molti albergatori l'illusione di potere andare avanti senza intermediazione tradizionale, ma solo l'illusione perché - ha aggiunto - le agenzie di viaggi creano valore e sono il punto di raccordo tra l'offerta e una domanda altrimenti dispersa".

Un atteggiamento che sembra, però, essere stato ribaltato dalle esperienze recenti. "Ora si sta tornando a un'attenzione doverosa verso il mondo dell'intermediazione tradizionale, ma è sempre pericoloso - ha concluso Iorio - dipendere da un solo canale".

Amina D'Addario

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