Confesercenti sui voucher: “La riforma tenga conto dei bisogni delle imprese”

Nel dibattito sulla riforma dei voucher, interviene anche Confesercenti che, con una nota, chiede un provvedimento “non ideologico”. Secondo l’associazione, l’idea di riservare l’utilizzo dei buoni lavoro solo alle imprese senza dipendenti ridurrebbe l’accesso a questo strumento al 40 per cento delle aziende, “con chiare conseguenze negative, in particolare sulle realtà imprenditoriali meno strutturate, che hanno maggiori difficoltà a gestire il lavoro non programmabile”.

Confesercenti prosegue sottolineando che “anche senza i voucher i lavori occasionali continueranno ad esistere: sarà pertanto necessario creare un altro strumento”. Sotto la lente, in particolare, i settori del turismo, del marketing e dell’organizzazione eventi, “che si trovano spesso a dover fronteggiare aumenti imprevedibili ma momentanei dell’attività”. E aggiunge: “Per questo serve una riforma che tenga conto dei reali bisogni delle imprese”.

L’associazione mette inoltre in luce “i passi che sono già stati compiuti per migliorare lo strumento”, tra cui l’introduzione della tracciabilità. Inoltre, secondo Confesercenti, i dati dimostrano l’occasionalità dell’uso dei voucher: “In media, i lavoratori pagati con questo strumento hanno guadagnato 600 euro lordi all’anno a testa. Somme ben lontane dalle remunerazioni percepibili attraverso un lavoro continuativo”.

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