Direttiva pacchetti, un mercato per gli hotel

Un nuovo soggetto si inserisce nelle pieghe della Direttiva Ue sui pacchetti turistici. Sono gli albergatori che, forti di una tradizione di offerta di servizi addizionali alla semplice camera di albergo, ora vogliono dire la loro su una normativa, per alcuni aspetti, ancora molto ambigua.

Se infatti, come si legge sull’ultimo numero di TTG Magazine, disponibile anche online sulla Digital edition, le associazioni di categoria delle agenzie di viaggi sottolineano la necessità di evitare interpretazioni che legittimino l’operato di soggetti ‘ibridi’, in concorrenza sleale con la distribuzione, gli albergatori chiedono che vengano elencate con precisione “le attività che si sottraggono alla disciplina”, tenendo conto delle “peculiarità del sistema italiano”. Peculiarità che riguardano i casi in cui le imprese ricettive forniscano ai propri clienti anche servizi balneari, termali o di animazione.

L'occasione
Ma un altro passaggio potrebbe trasformarsi in un’occasione di svolta senza precedenti per gli albergatori, se la normativa, come appare, consentisse loro di offrire altri servizi turistici, senza necessità di assumere la qualifica professionale di organizzatore di viaggi.
IL SERVIZIO COMPLETO NEL SERVIZIO A PAGINA 2 DI TTG MAGAZINE, DISPONIBILE ANCHE ONLINE SULLA DIGITAL EDITION.

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