Tassa di soggiorno, a Milano accordo raggiunto con Airbnb

Intesa raggiunta tra il Comune di Milano e i portali web di turismo per il versamento della tassa di soggiorno.
A partire dal 2018, infatti, Airbnb inizierà a raccogliere il canone dagli host a lui collegati per versarla direttamente nelle casse comunali: un’operazione che dovrebbe portare a Palazzo Marino circa tre milioni di euro.

L’obiettivo, spiega l’assessore al Turismo Roberta Guaineri, “è estendere l’intesa a quanti più portali di intermediazione possibile”. Il protocollo d’intesa è stato raggiunto grazie all’introduzione su scala nazionale del Decreto Legge 50/2017, secondo cui i portali telematici e gli intermediari, come appunto Airbnb, sono responsabili del pagamento dell’imposta di soggiorno se incassano i canoni o i corrispettivi delle locazioni.

Una legge per controllare il settore
La nuova legge, oltre a semplificare la riscossione della tassa, permetterà anche un maggiore controllo del settore degli affitti turistici a Milano, città che vede in costante crescita il numero dei visitatori.

Soprattutto, sottolinea l’assessore al Bilancio e al Demanio, Roberto Tasca, “serve alla città e al settore alberghiero per ripristinare la piena equità nella concorrenza”.

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