Best Western al fianco dei baby scienziati napoletani: “Pagheremo la loro trasferta a Boston”

Hanno fatto tutto da soli, senza grandi sponsor alle spalle, eppure sono arrivati in finale sfidando 300 scuole di tutto il mondo, tra cui istituti blasonati dall'Australia alla Germania, dalla Russia agli Stati Uniti, molti dei quali potevano contare sull’appoggio di giganti come Apple e Microsoft.

Sono i tre diciassettenni dell’istituto tecnico Augusto Righi di Napoli, finalisti al concorso di robotica aerospaziale ‘Zero Robotics’ ideato nientemeno che dal Mit di Boston in collaborazione con la Nasa.

L'appello pubblico
Luigi Picarella, Davide Di Pierro e Mauro D’Alò, questi i loro nomi, si sono classificati al secondo posto, ma la finalissima dev'essere disputata in diretta al Mit di Boston e i soldi necessari per la trasferta - circa 8mila euro - non c’erano. Da qui l’appello pubblico degli studenti: la gara di solidarietà è partita subito e la prima azienda privata a farsi avanti è stata Best Western.

"Siamo pronti a finanziare anche qualche alunno in più"
Intervistata oggi da Massimo Giannini su Radio Capital, la ceo di Best Western Italia Giovanna Manzi (nella foto) ha confermato quanto già dichiarato ieri alla radio sulla sua disponibilità a finanziare il viaggio dei ragazzi: "Best Western nel mondo - ha sottolineato - è una società senza scopo di lucro, particolarità che ci pone più in attenzione su certi progetti e certe iniziative. Per questo siamo pronti a pagare la trasferta dei ragazzi”.

E anzi, ha aggiunto, la catena è pronta a finanziare anche qualche alunno in più “perché - ha aggiunto Manzi - sicuramente è un’esperienza molto importante per loro. Best Western fa tantissime azioni di responsabilità sociale specialmente in Italia, dove mi occupo io dell’operation. Siamo quindi contenti di poter indirizzare i nostri fondi su questa iniziativa”.

La gara di solidarietà, intanto, è proseguita con gli interventi, tra gli altri, anche delle massime cariche dello Stato. Una storia di eccellenza che, per una volta, ha trovato il suo lieto fine.

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