Alberghi e stagionali: Confindustria e sindacati contro il contributo aggiuntivo

Federturismo Confindustria, Confindustria Alberghi, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Uil hanno diramato un avviso comune per manifestare il proprio dissenso verso il ‘contributo aggiuntivo’ per i lavoratori stagionali.

La misura, contenuta all’interno del Decreto Dignità, “prevede che ad ogni rinnovo di un contratto di lavoro stagionale col medesimo lavoratore vi sia un incremento del contributo addizionale a carico azienda”, come precisa una nota di Federturimo e Confindustria Alberghi.

La nota aggiunge: “Tale incremento progressivo ed illimitato del costo della persona disincentiva la riassunzione del dipendente già formato, che spesso fa affidamento su un periodico reimpiego presso lo stesso datore ed in tal senso organizza la propria vita”. In definitiva, aggiunge il comunicato, si favorisce “la ripetuta sostituzione delle risorse da assumere: un vero incentivo alla precarietà in esatto contrasto con la dichiarata volontà della legge”.

Le associazioni citate e le single sindacali hanno dunque chiesto al governo di intervenire su questo elemento.

“L’attività turistica - conclude la nota -, come già riconosciuto nell'Accordo di rinnovo del Ccnl Industria Turistica del 2016, è per sua connotazione fortemente stagionale. I contratti a termine sottoscritti dalle aziende del comparto sono uno strumento necessario, nonché l’unico utilizzabile, per imprese la cui attività è condizionata da una domanda per sua natura soggetta a variazioni difficilmente programmabili. È quindi evidente che la crescita esponenziale dei costi determina ripercussioni devastanti anche sul piano occupazionale”

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