WorldHotels nell’era Best Western: “Le sfide per gli hotel indipendenti”

Dallo scorso febbraio fa ufficialmente parte di Bw Hotel Group, ma non dimentica che nel suo dna ci sono gli hotel indipendenti: parola di Geoff Andrew, ceo di WorldHotels. Con dieci strutture all'attivo in Italia, e altre due in arrivo nelle prossime settimane, il brand di hotellerie di lusso ha ben presente qual è il suo ruolo nel mercato.

"Da un lato ci sono le grandi catene, dall'altro i singoli alberghi che non appartengono ad alcun gruppo - spiega il manager -: noi stiamo nel mezzo. E con l'ingresso in Best Western siamo in grado di rispondere alle tre sfide che chiamano in causa gli hotel indipendenti".

Primo, la concorrenza delle Ota. Quindi "l'aumento dei soft brand da parte dei grandi gruppi, che vanno a presidiare nicchie di mercato finora appannaggio delle strutture indipendenti". Infine, la sharing economy, con realtà rivoluzionarie come Airbnb.

Da questa analisi di mercato deriva la scelta di WorldHotels di entrare a far parte di un gruppo strutturato come Best Western: "Ora possiamo giocare su un'economia di scala molto più grande e usufruire di un programma di loyalty molto forte: il Gruppo Best Western fa un ottimo lavoro internazionale ma rimane molto focalizzato sul business domestico. Credo che questa combinazione sia unica sul mercato". O. D.

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