Confindustria Alberghi: “Settore escluso dai nuovi ristori, servono aiuti per superare la crisi”

“L’Italia riapre in questi giorni, ma per gli alberghi resta sempre ‘lockdown’”. Sono toni duri quelli con cui Confindustria Alberghi in un comunicato chiede al Governo nuovi interventi a sostegno del comparto, che possano arginare le perdite dei nuovi stop natalizi. Secondo l’associazione “gli alberghi e il turismo stanno morendo nel silenzio generale”.

“Siamo sconcertati dal silenzio delle istituzioni e dei media rispetto al dramma che sta vivendo il settore alberghiero in queste settimane – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente Confindustria Alberghi -. La chiusura di Natale, il rischio - purtroppo concreto - dello slittamento ulteriore della riapertura degli impianti in montagna, rendono al crisi del settore sempre più grave e profonda e per molti irreversibile. Mancano gli aiuti per salvare il settore”.

Servono aiuti
L’associazione lamenta la mancanza di sostegni per contrastare le perdite delle nuove chiusure imposte dall’Esecutivo per arginare i contagi e scongiurare una terza ondata. “Con il blocco di Natale, la crisi per le aziende del settore è destinata ad aumentare ulteriormente, ma gli alberghi non sono neppure stati inseriti nella lista di chi percepirà i nuovi ristori. Se gli interventi non saranno veloci ed adeguati – ammonisce nella nota - molti operatori non riapriranno o saranno costretti a cedere le loro attività”.

Le richieste
L’associazione chiede perciò “aiuti immediati e un percorso per accompagnare queste aziende alla rinascita”. “Ancora oggi – continua Confindustria Alberghi - nelle bozze di PNRR la voce ‘turismo’ è rimasta ferma a quei tre miliardi condivisi con la cultura che la dicono lunga sulla attenzione e sulla consapevolezza delle istituzioni rispetto al dramma che il settore sta vivendo”.

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