Commercio: 100mila attività in meno in dieci anni, ma gli hotel aumentano

Alberghi e ristoranti in controtendenza nell’ultima analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio sulla demografia d’impresa, che ha tracciato il quadro del commercio nelle città italiane.

A fronte di quasi 100mila attività di commercio al dettaglio sparite negli ultimi dieci anni - cui si aggiungono oltre 15mila imprese di commercio ambulante - alberghi, bar e ristoranti sono aumentati di 10.275 unità nello stesso periodo. Una crescita che, tuttavia, non è riuscita a compensare la forte riduzione del commercio.

La doppia crisi
"Complessivamente - sottolinea il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella - la doppia crisi pandemica ed energetica sembra avere enfatizzato i trend di riduzione della densità commerciale già presenti prima di tali shock. L’entità del fenomeno non può che destare preoccupazione".

La crescita dell’offerta turistica risulta più accentuata nei centri storici rispetto al resto dei Comuni, con il Sud caratterizzato da una maggiore vivacità commerciale rispetto al Centro-Nord.

“La desertificazione commerciale - osserva il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - non riguarda solo le imprese, ma la società nel suo complesso perché significa meno servizi, vivibilità e sicurezza. Occorre accelerare la riqualificazione urbana con un utilizzo più ampio e selettivo dei fondi europei del Pnrr e il coinvolgimento delle parti sociali”.

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