Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dopo un 2010 di recupero, per gli hotel italiani la ripresa vera arriverà solo nel 2011. Il trend è stato reso noto dal presidente Aica Elena David nel corso della presentazione dell'Osservatorio. Un miglioramento che però sarà accompagnato da "tariffe medie inferiori del 20% rispetto a due anni fa", ha rimarcato David. "Secondo le nostre stime prudenziali nel 2011 - spiega Francesca Ghersinich, program director del Mib School of management di Trieste - ci attendiamo una occupazione media delle camere in crescita dell'1,13% arrivando al 58,5% e un revpar a 2,10%, per 68,1 euro di media. Sul ricavo medio per camera occupata soffriremo ancora, con un -0,12%, per una tariffa di 113,9 euro, anche se speriamo di esser smentiti". Le aziende alberghiere in Italia stanno soffrendo di una grave mancanza di liquidità: "I fatturati degli iscritti Aica sono in calo del 9% anno su anno e l'Ebit a -83% - sottolinea David -. Una situazione che porterà certamente a delle aggregazioni e non so se con le catene straniere nel ruolo di cacciatori. A me piacerebbe una piattaforma italiana per far nascere una grande catena nel Paese, magari con un appoggio bancario. Perché Unicredit non può fare per gli hotel quello che Banca Intesa ha fatto per Alitalia?". - segue -
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