Continua la ripresa dell'albergatoria mondiale, i dati Hotels.com

Dal mercato alberghiero mondiale arrivano i primi segnali di ripresa. A sancirlo è l'Hotel Price Index, analisi sull'andamento dei prezzi delle camere di albergo di tutto il mondo effettuata da Hotels.com.

Quest'anno la tariffa media di una camera d'albergo nel mondo è salita del 4%, continuando il lento, ma costante, processo di ripresa dai livelli minimi del 2008. I prezzi sono aumentati in quasi tutte le aree prese in esame, ad eccezione dell'Asia, dove sono scesi del 2%. Rispetto al 2010, sono saliti dell'8% nell'area del Pacifico, del 5% in Nord America, del 4% in America Latina, del 3% nei Paesi caraibici e del 2% in Europa e Medioriente.

Se le zone interessate dalla Primavera Araba hanno abbassato drasticamente i prezzi per cercare di riguadagnare quote di mercato, in Giappone, il calo è lieve, grazie alla ripresa trainata da Tokyo. Il mercato dei viaggi d'affari si è invece dimostrato particolarmente solido, mantenendo la domanda e i prezzi stabili nelle principali destinazioni come Singapore, Hong Kong e Las Vegas.

L'Europa, a causa della crisi e delle incertezze economiche dell'anno passato, ha registrato complessivamente un incremento dei prezzi solo del 2%, il più basso fra tutte le aree prese in esame dall'Hpi. In Italia i prezzi medi sono rimasti inalterati, a 105 euro, nel 2010 e nel 2011, mentre i Paesi con le economie più forti come Svizzera, Norvegia e Svezia hanno trainato la ripresa europea.

Alcune località italiane e spagnole hanno beneficiato delle scelte dei turisti che hanno preferito evitare le mete colpite dai disordini della Primavera Araba per orientarsi verso zone più sicure. I maggiori incrementi percentuali, fino all'8%, sono stati registrati nell'area del Pacifico. “Tra le tendenze evidenziate in questo HPI - commenta David Roche, presidente di Hotels.com - da segnalare l'impatto degli eventi politici e naturali che hanno continuato a influenzare il mercato per tutto l'anno, abbattendo i prezzi nelle zone interessate dai disordini della Primavera Araba; in secondo luogo, abbiamo registrato segnali positivi in alcune delle economie più colpite dalla crisi degli ultimi quattro anni, come ad esempio l'Irlanda, dove i prezzi nel 2011 sono saliti del 4%´.

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