Iorio, Federturismo: "Momento critico per l'albergatoria italiana"

"Un preoccupante appiattimento che dura ormai dallo scorso settembre". Renzo Iorio, presidente Federturismo Confindustria e amministratore delegato Accor Italia, commenta così i dati non positivi rilevati da Res Str Global negli hotel italiani per il primo trimestre di quest'anno.

Cifre che dimostrano come la lenta ripresa iniziata nel gennaio 2010, dopo due anni di continua caduta che avevano segnato una perdita di ricavi di oltre il 25 per cento, abbia segnato una nuova fase di arresto. "In nessuna città i ricavi hanno potuto recuperare i livelli ante crisi - osserva Iorio - e la tendenza negativa del primo trimestre 2012 fa presumere, purtroppo, una nuova inversione di ciclo".

Secondo l'a.d. di Accor la domanda domestica segna il passo e la componente estera, che aveva sostenuto l'andamento 2011, non dà, per il momento, segni di ulteriore capacità di contribuzione. Poco efficace, secondo Iorio, anche il pricing aggressivo messo in atto dalle imprese nella speranza di stimolare la domanda. Dove questa resta debole, infatti, la tentazione di svendere il prodotto nei periodi di bassa affluenza rischia di mettere in atto fenomeni distorsivi che ledono l'immagine della destinazione e la percezione del cliente.

"Attraversiamo un momento davvero critico - conclude Iorio -, con un generale eccesso di offerta di alberghi in assenza di politiche in grado di attrarre in modo stabile nuovi flussi di clienti". A parte Torino (più 8,8 per cento), Napoli (più 2,8), Udine (più 12,1) e Varese (più 22,4), il primo trimestre 2012 ha visto un calo generalizzato dell'occupazione camere, con il picco negativo a Lecce, che ha chiuso il periodo a meno 15,6 per cento.

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