Confindustria Alberghi all'attacco sulla Tares: "Posticipare non basta"

Rinviare la Tares non basta: parola di Confindustria Alberghi. Dopo l'ok del Senato, che ha spostato a luglio il pagamento della nuova tassa, il presidente dell'associazione Giorgio Palmucci (nella foto) interviene sull'argomento sottolineando che lo slittamento "rappresenta una deludente constatazione rispetto all'attenzione che penavamo fosse dedicata alle imprese".

Gli alberghi, del resto, sarebbero tra le imprese maggiormente colpite da un aumento dell'esborso per i rifiuti. Secondo le prime stime, con il passaggio dal sistema Tarsu-Tia a quello Tares comporterebbe un deciso aumento della tassazione.

Lo spostamento, del resto, è stato approvato anche per consentire al nuovo Governo di modificare eventualmente le cifre da richiedere ai contribuenti.

Ed è proprio questo quanto si attende Palmucci. "Se il prossimo Governo dovrà puntare alla ripresa economica, di cui il turismo è certamente un importante volano, è indispensabile che sia data massima priorità alla riduzione della spesa pubblica improduttiva per permettere la radicale riduzione del carico fiscale sulle imprese".

Palmucci ricorda anche come, oltre alla Tares, sui conti degli alberghi pesi anche l'Imu, che ha debuttato lo scorso anno.

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