Hilton in Borsa, una nuova era per il colosso degli hotel

Fatturato in crescita del 5,6 per cento e utile operativo in aumento del 13 per cento.

È su dati così che Hilton ha deciso di fare rotta verso la Borsa, forte di una iniezione di liquidità che la Blackstone ha immesso nel gigante alberghiero per dargli risorse capaci di liberarlo dalla morsa dei debiti e di riproiettarlo nell'olimpo dell'hôtellerie mondiale con obiettivi ancora più ambiziosi.

Nell'arco degli ultimi cinque anni Hilton Worldwide ha aggiunto 170mila camere al portfolio globale, mentre altre 92mila sono in fase di realizzazione. E l'operazione Blackstone potrà dare il via a una serie di programmi di sviluppo e ristrutturazioni sui cinque brand del Gruppo, a cominciare da Waldorf Astoria, marchio lusso della compagnia presente anche in Italia con il Rome Cavalieri.

Sotto la spinta del private equity americano, quindi, Hilton Worldwide dovrebbe iniziare l'iter verso la quotazione sui listini azionari, raggiungendo, tra l'altro, concorrenti come Marriott o Starwood.
Il collocamento di una prima quota delle azioni, come ipotizza repubblica.it, sarebbe previsto a inizio 2014; da cui Blackstone, che aveva rilevato la compagnia nel 2007, potrebbe raccogliere 1,25 miliardi di dollari.
Il percorso per lo sbarco del colosso alberghiero in Borsa sarà guidato, come precisa il quotidiano online, da Deutsche Bank, Goldman Sachs, Bank of America e Morgan Stanley.

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