Tassa di soggiorno, un 'tesoretto' da 268 milioni di euro

La tassa di soggiorno rende, e saranno sempre più numerosi i comuni italiani che la adotteranno.

Con un introito complessivo di 268 milioni di euro nel 2013, l'imposta turistica si sta evidentemente confermando un buon viatico per le casse municipali, a dispetto di tutte le polemiche che avevano accompagnato l'istituzione del balzello.

Secondo l'Osservatorio Federalberghi sulla fiscalità locale, realizzato da Mercury per conto dell'associazione, la cifra è superiore a quello dello scorso anno e corrisponde a una media di 1,35 euro per ogni turista e a un incasso medio per comune di circa 550mila euro. E sono 470 i comuni italiani che hanno già adottato l'imposta, vale a dire il 93 in più rispetto al 2012. A questi, specifica la ricerca, vanno aggiunti i 22 comuni con tassa di sbarco, per i quali viene stima che l'importo raccolto sarà di circa 9 milioni, il cui 40-45 per cento attribuibile agli arrivi negli esercizi ricettivi.

Notevole il peso dell'imposta nelle grandi città: 59 milioni di euro a Roma; 21,8 a Firenze; 29 milioni a Venezia; 24,8 milioni a Milano. Suddivise per categorie, le più numerose destinazioni dove si paga l'imposta sono quelle di mare, 146 in totale, seguite da 98 località collinari, quindi 73 mete montane e 72 città d'arte; sui laghi invece sono 64, mentre le località termali che applicano la tassa di soggiorno raggiungono la cifra di 15.

"Nelle 492 località - puntualizza la ricerca Federalberghi - si concentra il 51,2 per cento delle notti di clienti italiani e esteri in Italia, più precisamente il 54,9 per cento a carico degli stranieri. Fattore che denota il grande peso delle città d'arte". Il carico per cliente, come segnala ancora l'Osservatorio Federalberghi, oscilla dai circa 2,90 euro a persona per Venezia ai 2,70 euro di Firenze e Milano e ai 2 euro di Roma.

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