Hotele Olta: scontro aperto

Hotel italiani e europei in rivolta contro i grandi portali di prenotazione.

Le grandi Olta internazionali, infatti, secondo Hotrec, la Confederazione europea degli imprenditori del settore alberghiero, impediscono la libera concorrenza e danneggiano il business alberghiero.

Lo racconta a La Repubblica Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi: "Non possiamo più accettare clausole presenti nei contratti sottoscritti in passato che si sono rivelate un vero capestro. Abbiamo scoperto che non siamo più liberi di fare offerte speciali per le nostre camere. Il prezzo non può mai scendere sotto quello indicato nel sito con cui abbiamo il contratto. Se prima di Capodanno mi trovo con trenta camere libere, e voglio venderle perché comunque ho il personale già stipendiato, non posso scontarle a 70 se il sito mette 80 come miglior prezzo".

"Non è possibile - continua il direttore - accettare più a lungo una situazione in cui le aziende alberghiere vengono private della libertà di svolgere liberamente il proprio ruolo. Le regole Olta sono in contrasto con le leggi dell'Unione europea. C'è un danno per noi ma anche per i consumatori. Per questo abbiamo deciso di chiedere l'assistenza dello studio legale McGuireWoods di Bruxelles e di valutare la possibilità di richiedere l'intervento dell'Autorità antitrust italiana".

Insomma, è scontro aperto. E qualche successo è già stato incassato: pochi giorni fa, il 20 dicembre, il Bundeskartellamt (l'Autorità antitrust tedesca) ha stabilito che la clausola del 'miglior prezzo' imposta da una delle grandi Olta agli alberghi costituisce una violazione del diritto alla concorrenza e ne ha deciso l'eliminazione dai contratti a partire dal primo marzo 2014.

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