Antonio Gramsci: "Un hotel con il nome di mio nonno? Scelta illuminata"

"Non vedo ragioni oggi per polemizzare. Nella mia ultima visita a Torino, alcuni anni fa, visitai la casa di piazza Carlina e mi fu mostrato il progetto di ristrutturazione. Ne rimasi positivamente colpito".

Antonio Gramsci, nipote omonimo e discendente diretto dell'autore di 'Lettere dal carcere', interviene così nella polemica sulla scelta di intitolare a suo nonno il nuovo hotel di lusso di NH Hoteles in apertura nel centro di Torino, proprio all'interno del palazzo dove visse e lavorò Gramsci.

Antonio Gramsci è stato intervistato da repubblica.it, che lo ha rintracciato a Mosca, dove vive e lavora come docente di musica e scrittore. Sul nome del nuovo albergo dichiara: "Non ho alcuna obiezione da fare, a meno che non mi si dica che l'hotel utilizzerà il cognome di mio nonno senza onorarne in nessun altro modo la memoria. In tal caso mi indignerei per la scarsa intelligenza di chi ha avuto l'idea, ma non è questo il caso".

Il nipote di Gramsci ha poi giudicato positivamente la scelta di dedicare, all'interno del palazzo, degli spazi per scopi esclusivamente culturali. "Ci troviamo di fronte a imprenditori illuminati - aggiunge -. Ogni iniziativa che salvaguardi la memoria, le opere e il pensiero di mio nonno dev'essere accolta con entusiasmo. Per questo mi spingo a chiedere che l'hotel venga chiamato Antonio Gramsci, per esteso, perché così avrebbe un valore ancora diverso, più alto".

Nell'albergo si organizzeranno convegni su di lui con la Fondazione di Roma e l'Istituto di Torino. Ci sarà massima apertura per iniziative divulgative ed anche una biblioteca completa con le sue opere. "Cosa vogliamo di più?" conclude il nipote.

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