Il commento del direttore
Remo Vangelista
Anche a Palermo a metà maggio entrerà in vigore la tassa di soggiorno.
Nel capoluogo siciliano, a differenza di altre città, il tema è stato a lungo dibattuto dagli albergatori e dall’associazione di categoria, per evitare che errori commessi in altre destinazioni potessero verificarsi anche nella città.
"Palermo entra tra le maggiori città d'arte italiane che hanno applicato l'imposta - commenta Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo -, ma attraverso una seria e vera concertazione che ha visto gli albergatori recitare un ruolo determinante”.
In particolar modo, Federalberghi ha elaborato un regolamento che esenta i contratti già sottoscritti fino al 30 ottobre e prevede che la somma destinata ai servizi pubblici locali non superi la soglia del 25 per cento.
Federalberghi, inoltre, ha contenuto l’importo a 50 centesimi a stella, estendendolo a tutto il ricettivo e ha istituito un tavolo tecnico con la presenza degli albergatori per garantire le modalità e le finalità di utilizzo delle risorse.
È stato riconosciuto, infine, il rimborso del 10 per cento per le spese di gestione e per gli interventi di manutenzione degli alberghi.