Le ambizioni dell'Estonia

Ospita il centro medioevale meglio conservato d’Europa e insieme una delle reti wi-fi più capillari del Continente. In Estonia vecchio e nuovo convivono, come cultura e natura.

Così, il Paese che per i turisti inizia a non essere più solo identificato con Tallinn, punta sulla varietà dell'offerta per proporsi alla Penisola in una chiave nuova, quella della meta secca, e sganciarsi così dai classici tour in abbinata alle altre Repubbliche Baltiche.

L'Estonia sceglie di seguire questa strategia nell’anno dedicato al benessere: parte da Muhu e Saaremaa, due delle 1.500 isole che compongono il Paese, complemento naturalistico alla visita della capitale. Raggiungibili da Tallinn in un paio d'ore di bus o con un volo locale, si prestano a un soggiorno di relax che unisce l'esperienza della rigogliosa natura estone e dei suoi villaggi tradizionali a quella del benessere termale e delle attività sportive come il birdwatching.

Un equilibrato mix che, complice il vantaggioso rapporto tra qualità e prezzo, configura l'Estonia "come un'ottima alternativa ad altre destinazioni nordiche, ma a prezzi più contenuti - spiega Annely Alteberg, manager of tourism marketing di Estonian Tourist Board -. I t.o. italiani vendono il Paese quasi solamente in combinata con Helsinki o con le altre capitali baltiche. La nostra intenzione - spiega - è invece di promuoverlo come destinazione secca: ha tutte le potenzialità per colpire il mercato italiano".

L'ostacolo maggiore oggi è rappresentato dalla mancanza di collegamenti diretti tra l'Italia e Tallinn, se si escludono le low cost.

Il 2014 sarà dedicato al turismo familiare e per il mercato italiano sarà il banco di prova. Quest'anno l'ente del turismo ha stanziato, infatti, il 10 per cento in più di budget per le attività nel nostro Paese, il 30 per cento delle quali dirette al trade.

"Ma nel 2015 finiranno i fondi stanziati dall’Ue e il budget sarà concentrato solo sui mercati più performanti" spiega Tina Kärsna, market manager per l'Italia del Board.

"Se l'Italia non sarà tra questi - aggiunge - rischia il drastico taglio dei fondi".

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana