Bravofly guarda all'Italia con una scommessa sull'incoming

Sede a Chiasso, cuore pulsante a tutti gli effetti svizzero, ma Bravofly e il suo presidente Fabio Cannavale non nascondono per nessun motivo le origini italiane. Di più, ora pensano a un progetto tutto italiano con l'inserimento dove la frammentazione è altissima: il prodotto Italia.

"È vero, vogliamo creare il campione italiano dell'incoming - rivela il manager - come se fossimo un tour operator. Stiamo dialogando con alcuni interlocutori a vari livelli, anche istituzionali. Non ci siamo ancora fissati una deadline però". L'idea di Canavale è di creare un punto di riferimento che aggreghi il meglio dell'offerta italiana da esportare all'estero: "Noi siamo deboli in mercati importanti come quelli dell'Asia - spiega - che invece saranno fondamentali per il futuro".

L'impresa potrebbe essere tutt'altro che agevole, ammette lo stesso presidente, che però punta a giocare una carta su tutte: "Vogliamo proporci come l'alternativa a Booking, gli alberghi sentono tanto bisogno di un'alternativa valida. Dobbiamo percorrere questa strada. Ci proviamo. Io ci credo, voglio fare qualcosa di utile per il Paese".

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