Babbi a tutto campo"I 18 milioni a Enit solo pistole ad acqua"

"I 18 milioni di euro all'Enit per la promozione del turismo sono solo pistole ad acqua".

Andrea Babbi, direttore generale dell'Enit, alza il dito sulla mancanza di investimenti adeguati nel turismo e, in un discorso a tutto campo tenuto in occasione della conferenza sulla 19ma Borsa del turismo delle 100 Città d'arte d'Italia, affronta, punto per punto, le criticità e le urgenze del settore.

Le prime parole sono spese per difendere l'operato dell'agenzia. "L'Enit è un motore, non un carrozzone - puntualizza Babbi - e stiamo continuando a lavorare nonostante le difficoltà, andando oltre gli statuti e le alchimie pseudopolitiche". Ma i competitor sono agguerriti e i fondi per rilanciare il turismo in Italia sono, secondo il manager, inadeguati. "Basti pensare alla Croazia, vicinissima alle nostre coste - avverte Babbi -, che ha investito 7 miliardi di euro per i prossimi 7 anni, mentre noi abbiamo aspettato due anni per sbloccare 295 milioni di euro per l'Art Bonus".

Secondo il direttore, l'Italia non solo non investe adeguatamente nel settore, ma disincentiva l'arrivo dei turisti con pesanti balzelli.

"Dalla tassa sullo sbarco delle isole a quella sullo sbarco negli aeroporti per finanziare le grandi città metropolitane - elenca il direttore -, senza contare la tassa di soggiorno, che ormai abbiamo metabolizzato, ma di cui ancora non conosciamo i numeri".

Secondo il direttore la voce del prelievo sul turista sta cominciando ad avere numeri troppo alti. Con un avvertimento: "Sfruttare il turismo senza amarlo e proteggerlo non significa fare il bene del Paese".

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