La crisi del mercato russo, arrivano i primi dati

Un calo fra il 30 e il 50 per cento dei flussi turistici dalla Russia verso l’Italia nei primi 4 mesi di quest’anno.

È questo l’allarmante quadro della situazione che emerge dalle stime elaborate da Enit Mosca e presentate nei giorni scorsi a Catania nell’ambito del 7° business forum italo russo.

"La difficile congiuntura economica creata da sanzioni, controsanzioni, crisi valutaria sta allontanando il gradimento dei russi verso il nostro Paese  che rischia di retrocedere nella classifica generale delle principali destinazioni vacanziere dei turisti russi che, solo l’anno scorso, vedeva l’Italia collocarsi all’8° posto” ha commentato Domenico Di Salvo, direttore di Enit Mosca.

Il calo arriva dopo un anno di complessiva tenuta: nel 2014, infatti, il mercato russo aveva fatto segnare un +3 per cento di incremento degli arrivi sull’Italia, con un +2,3 per cento di spesa turistica. “Arte e cultura, mare e neve rappresentano ancora la domanda preponderante e attuale dei turisti russi – dice Di Salvo -. Tra le nuove tendenze in crescita quelle offerte dalle località dei laghi, terme e wellness, borghi e città d’arte minori, mentre si stanno affacciando tra le emergenti anche il turismo enogastronomico, la montagna estiva e la vacanza attiva”.

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