Tassa di soggiorno flessibile, l'idea di Firenze

Il sistema attuale è troppo rigido, perché applicato in base alle stelle, e quindi va rivisto in un’ottica di maggiore flessibilità.

Firenze giustifica così l’ideazione del nuovo progetto di city tax, illustrato al Comune dall’assessore allo Sviluppo economico e turismo Giovanni Bettarini. In base al piano la nuova tassa di soggiorno prevede un contributo proporzionale ai prezzi pagati dai turisti per le camere.

Questo consentirebbe, ad esempio, di ridurre l’imposta nei periodi di bassa stagione, quando anche gli hotel d’alta gamma applicano tariffe inferiori a quelle consuete.

“Il 2015 - ha sottolineato Bettarini - è stato un anno da record. Per la prima volta nella storia di Firenze abbiamo superato 9 milioni di presenze, con gli indicatori tutti positivi e che crescono in tutti i mesi dell’anno. Sono dati davvero eccezionali, che riguardano anche i mesi cosiddetti di bassa stagione, in particolare quelli dedicati tradizionalmente al turismo congressuale come maggio, settembre e ottobre".

In città gli arrivi hanno registrato una progressione del 2,4 per cento rispetto all’anno precedente, mentre le presenze sono aumentate di 5,6 punti percentuali e la permanenza media è salita da due notti e mezzo a 2,6.

“Registriamo anche alcuni dati eclatanti – ha concluso l’assessore -, come la crescita dei turisti cinesi con un incremento del 26,5 per cento, o di quelli coreani che segnano un più 30 per cento. Da questi Paesi ci aspettiamo molto, mentre rimangono sempre primi americani e inglesi che rappresentano la base del nostro turismo”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana