Enit: la mappadelle sedi estere Le nuove aperture

"I mercati avanzati vanno consolidati, perché sono quelli che necessitano di minori risorse, che ci conoscono e che quindi tornano più facilmente da noi. Ma allo stesso tempo occorre dare impulso ai bacini ancora da sviluppare".

Fabio Lazzerini, consigliere dell'Enit, parte da questi presupposti nel tracciare la strategia che porterà a ridisegnare la presenza dell'Agenzia nazionale del turismo nel mondo.
Il piano, illustrato all'Auditorium Parco della Musica, prevede l'apertura di 4 nuovi sedi nel Vecchio Continente: Amsterdam, Berlino, Monaco di Baviera e Varsavia, che andranno ad aggiungersi alle altre 9 sedi presenti in Europa: Francoforte, Londra, Parigi, Vienna, Mosca, Madrid, Stoccolma, Bruxelles e Lisbona.

Per quanto riguarda lo scenario extra-europeo, alle 12 sedi già operative - quelle di Pechino, Tokyo, Seoul, Dubai, Mumbai, Sydney, New York, Chicago, Los Angeles, Toronto, San Paolo e Buenos Aires - si affiancheranno i nuovi uffici di Shanghai, Bangkok e Città del Messico.

La nuova mappa servirà così a "consolidare i mercati avanzati di Europa e Nord America, da cui provengono - precisa il consigliere - l'80 per cento dei turisti", con una strategia che coniugherà "un marketing differenziato e generazionale" e l'intensificazione della rete diplomatico-consolare del Maeci.

Sulle economie emergenti di Asia e Sud America, che, evidenza Lazzerini, "rappresentano sempre più i nuovi bacini dell'outgoing mondiale", sarà invece "necessario rafforzare la presenza di uffici Enit e le partnership con le eccellenze del Made in Italy".

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