Napoli pensa alla tassa di soggiorno

Una tassa di soggiorno da versare online. Così Napoli vuole dare un segnale agli albergatori, contrastando l’abusivismo nel settore dell’ospitalità extraricettiva.

In questi giorni, si legge su Il Mattino, l’assessore al Turismo del capoluogo campano, Nino Daniele, starebbe portando avanti trattative con Airbnb per giungere a un accordo simile a quelli siglati dal portale home sharing con i Comuni di Roma, Milano e Firenze per introdurre l'imposta sugli affitti effettuati tramite la piattaforma.

Secondo le stime dell’assessore, l’introduzione della tassa di soggiorno, che dovrà essere pagata dai titolari di appartamenti turistici via web, potrebbe far incassare al Comune una somma pari a 300mila euro l’anno.  “In altre città – ha dichiarato Daniele al quotidiano - un patto del genere è già stato fatto e noi intendiamo muoverci su questa scia”.

Il progetto giunge dopo una stagione particolarmente positiva per la città dal punto di vista turistico, confermata anche nel ponte di Ognissanti, dove secondo i dati diffusi da Federalberghi Napoli le strutture alberghiere hanno superato il 90% di occupazione.

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