Destination Florence, la ricetta toscana contro il turismo di massa

Parte con 235 operatori Destination Florence, il progetto lanciato dal Firenze convention e visitors bureau su incarico della città che vuole diventare l’hub di partenza per ogni visita al capoluogo toscano.

“L’ambizione è quella di mettere insieme tutta l’offerta turistica della città – spiega Lorenzo Berti, ceo di Vertical media, la società che ha realizzato il nuovo portale – dalla prenotazione dell’hotel ai ticket per i musei alla prenotazione di eventi, come concerti o mostre”.

L’idea è quella di essere concorrenziali con i grandi siti di booking online. “All’interno di Destination Florence c’è una vera e propria Ota, attraverso la quale prenotare l’hotel. Accanto a questo, il sito si potrà interfacciare con booking engine anche appartenenti ad altri operatori per l’acquisto di ticket anche dalla fonte”. Per accedere alla piattaforma per la vendita di camere e servizi è sufficiente contattare il Firenze convention bureau: “Agli albergatori offriamo una quota più bassa per entrare nella piattaforma di booking rispetto ai portali classici e, fra l’altro, l’idea è girare una parte del ricavato della vendita di camere e servizi al restauro di un monumento. Questo – spiega Berti – si inserisce nell’ottica di attrarre un turista più consapevole e anche di fidelizzare nell’utilizzo della piattaforma”.

Accordi con i musei
Al momento, per quanto riguarda il ticketing, sono stati stretti accordi con i musei civici e con alcune associazioni private che vendono biglietti certificati, anche se gli Uffizi sono ancora fuori dal ‘pacchetto’. “L’idea di base – dice ancora Berti – è quella di frenare il bagarinaggio e la vendita di tour o biglietti abusivi, anche alla ricerca di un turismo di maggiore qualità”.

Lotta all'abusivismo
Accanto alla lotta all’abusivismo, altro punto focale di Destination Florence è decongestionare la città, dirottando i flussi verso aree meno battute rispetto al centro. “Da un lato, questo si può fare sollecitando la nascita di itinerari alternativi – dice ancora Berti – ma molto può fare la piattaforma di booking alberghiero, che può spingere sui clienti strutture situate in zone più periferiche ma ugualmente interessanti dal punto di vista turistico, decongestionando il centro storico a vantaggio di clienti e residenti”. Al momento la piattaforma ospita solo hotel, ma “siamo aperti anche ad altre realtà, come gli appartamenti in affitto”.

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