Preiti, Enit: “Il turismo non è un veleno, è economia”

Dopo il governatore del Veneto Luca Zaia, a intervenire nella questione aperta da Ernesto Galli della Loggia, che ha accusato il turismo di essere un veleno per il Paese, arriva anche Antonio Preiti, consigliere dell’Enit, che dice la sua sull’Huffington Post.

“Vorrei vedere il turismo trattato come gli altri settori dell'economia con serietà, con rispetto, con critiche, naturalmente, ma sempre nel perimetro delle cose degne e stimabili” scrive Preiti, che sottolinea come nell’articolo del Corriere vi sia, invece, un filo rosso che tradisce “una diffidenza profonda verso quel che è l'industria dell'ospitalità”.

In sostanza, dice Preiti, l’industria turistica non ha nulla di negativo: l’equazione che più ci sono persone, più il Paese va in rovina non è automatica né sempre applicabile e ricorda anche che “senza il turismo, grandi aree del Paese sarebbero condannate alla povertà e allo spopolamento”.

In un mercato sempre più globale, conclude Preiti “dobbiamo essere orgogliosi del fatto che, con tanto mondo disponibile, ci siano persone che pensano che il nostro Paese meriti di essere visitato: devono essere premiate, non punite perché ci scelgono”.

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