Mafia tour a Trapani, infuria la polemica contro l'agenzia

Utilizzare la mafia come brand per promuovere il turismo in Sicilia. Ha scatenato immediate polemiche l’idea dell’agenzia di viaggi EasyTrapani, che propone il ‘Mafia tour’, un itinerario guidato di mezza giornata o di un giorno intero tra le città di origine delle famiglie mafiose più famose.

“Sarebbe ridicolo se non fosse drammatico” commenta all’AdnKronos Dario Riccobono, presidente di Addiopizzo Travel, aggiungendo che l’iniziativa è un’offesa alle centinaia di vittime di Cosa Nostra e ai loro familiari.

La difesa
Dal canto suo Gianni Grillo, titolare dell’agenzia nonché guida, invita tutti a non emettere giudizi senza prima aver partecipato a quella che definisce una “iniziativa culturale”, come riporta il quotidiano la Repubblica. “Il nostro intento - aggiunge - è quello di spiegare il fenomeno mafioso, superare l’immagine romantica e gli stereotipi con cui molti turisti, soprattutto stranieri, guardano alla mafia e spiegare quali siano i danni che Cosa nostra ha procurato alla Sicilia”.

Sullo stesso sito di EasyTrapani si legge che “si sente il dovere di informare e ricercare la verità, far sapere a chi visita la Sicilia che cosa sia effettivamente la mafia e perché anche il Mafia tour sia un’azione contro la mafia”.

L'azione del sindaco
Intanto, però, il sindaco di Trapani Vito Damiano (nella foto) ha dato mandato ai legali del Comune di chiedere alla Procura l’immediato oscuramento del sito: “Una follia - dice a la Repubblica -, un’offesa per un’intera città dove, in occasione della Giornata della memoria delle vittime della mafia, hanno sfilato 12mila persone provenienti da tutta la Sicilia”.

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