Bastianelli, Enit: “Entro l’estate le prime assunzioni di nuovo personale”

Il nuovo personale dell’Enit inizierà ad essere assunto a partire dall’inizio dell’estate. A dare la notizia è il direttore esecutivo Gianni Bastianelli, raggiunto da TTG Italia fra un evento promozionale e l’altro in giro per l’Europa.

“Entro l’estate potremo far entrare le prime posizioni –dice -. Abbiamo finito l’iter di scrematura delle oltre 10mila domande che ci sono arrivate, per le quali abbiamo dovuto valutare la presenza di tutta la documentazione richiesta e della correttezza delle presentazione. È un iter burocratico lungo, ma è garanzia di trasparenza. Ora si sono costituite le prime commissioni: sono ottimista, e penso che, appunto, i primi ingressi si potranno avere già all’inizio dell’estate”.

La mancanza di quasi la metà del personale previsto, secondo il direttore, non ha comportato grossi problemi “se non un sovraccarico di lavoro per le 22 persone al momento presenti nello staff. Faremo tutti meno ferie, avremo probabilmente tutti quanti un po’ più di compiti da svolgere, ma la promozione del Paese non si è fermata e non si fermerà”.

Enit dovrebbe essere a regime, per quanto riguarda il personale, entro ottobre: "E comunque, passeremo da 22 persone a 40-45 dipendenti: non saremo più 80 o 90 come nel passato" spiega.  

Il gran numero di domande ricevute, dice Bastianelli, conferma non solo, ovviamente, la ‘fame di lavoro’ che c’è in Italia, ma anche e soprattutto “la voglia di lavorare per chi promuove il turismo nel nostro Paese: è una cosa bellissima, e credo che l’alto numero di richieste sia testimonianza dell’orgoglio di rappresentare e partecipare alla promozione internazionale dell’Italia”.

Perché oggi, a livello Paese, c’è probabilmente una sensibilità più forte nei confronti dell’importanza del turismo: “È un momento molto positivo anche per i rapporti fra le Regioni, fra queste e l’Enit e fra queste e il Ministero. C’è un clima di collaborazione che può dare ottimi risultati”.

E a chi accusa l’agenzia di promozione di aver commesso errori formali o di non aver aggiornato il proprio sito, il direttore risponde con una battuta: “Ci spiace – dice -. Eravamo impegnati a promuovere l’Italia all’estero”.

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