Il commento del direttore
Remo Vangelista
I dati del semestre lo confermano: l’inbound in Emilia Romagna continua a macinare risultati da record. I dati ufficiali resi noti dalla Regione indicano in oltre 5 milioni gli arrivi del periodo, a più 8% rispetto all’analogo lasso di tempo del 2016, mentre le presenze sono state oltre 17 milioni, a più 7,6%.
La costa e le città d’arte sono le aree che hanno riportato i risultati migliori: nella prima gli arrivi sono aumentati di 8,4 punti, salendo a 2,5 milioni, mentre le città d’arte hanno ospitato 1,5 milioni di visitatori, a più 8,2% sul 2016. “A questo punto - spiega il presidente Bonaccini - è realistico l’obiettivo di chiudere l’anno con oltre 50 milioni di presenze”.
Ottimi anche i risultati delle nuove destinazioni turistiche, come ad esempio Carpi e Fidenza, oppure Sassuolo e Imola (che congiuntamente promuovono Ceramic Land): 835mila gli arrivi (+8,7%) e 2,1 milioni le presenze (+11%). L’industria turistica regionale incide per quasi 15 miliardi e vale l’11 per cento del Pil dell’Emilia Romagna, occupando 160mila dipendenti.
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