Ai Comuni 500 milioni di entrate dalla tassa di soggiorno

Per molti Comuni l’imposta di soggiorno sta diventando un’importante fonte di entrate. Lo dimostrano le rilevazioni della società di ricerca Jfc, che ha effettuato un aggiornamento dell’Osservatorio sull’imposizione locale relativa al turismo.

“A fine anno - spiega a Il Sole 24 Ore Massimo Feruzzi, ad di Jfc - si raggiungerà la quota di 462 milioni di incasso, mentre nel 2018 ci si avvicinerà ai 500, che potrebbero diventare circa 650 con accordi con piattaforme di home tourism”.

Decine di Comuni sono pronti a introdurre l'imposta
Non c’è da stupirsi, dunque, se molti Comuni stanno introducendo l’imposta e altri rimodellano le tariffe. Secondo le prime ricognizioni sono almeno 18 le amministrazioni già pronte a introdurre la tassa da inizio gennaio, cui seguiranno altri 61 Comuni che la approveranno nella prima parte del 2018.  Altri, invece, si sono già mossi per questa estate: l'imposta ha debuttato ad Atrani l'8 luglio, a Bolsena il 13 e ad Agrigento il 15 luglio.

Altre destinazioni, invece, hanno scelto di rimodulare l’importo. È il caso della Provincia autonoma di Bolzano, la cui giunta ha approvato un rincaro medio, a partire da gennaio, del 12,2%, lasciando però anche alle singole amministrazioni comunali la possibilità di effettuare ulteriori aumenti, in caso di progetti specifici legati al turismo.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana