Guide turistiche in stato di agitazione: si chiede una vera legge

Una presa di posizione dura in vista dell’incontro che domani i rappresentanti dei sindacati e delle associazioni nazionali delle guide turistiche avranno con il coordinatore della Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni, Giovanni Lolli. Nodo del contendere, la legge sulla professione, che le guide turistiche aspettano da 4 anni.

L’Associazione Nazionale Guide Turistiche minaccia lo stato di agitazione: secondo la presidente Adina Persano la situazione attuale di riordino è “uno sfregio alla professione e all'articolo 9 della Costituzione”.  

Allo stato attuale, infatti, le guide turistiche dovrebbero essere inquadrate grazie a un’intesa tra lo Stato e le Regioni e non attraverso una vera e propria legge. La richiesta, allora, al Ministro e anche alle Regioni è quella “di non sottoscrivere l'intesa ma di chiedere formalmente una vera e corretta legge di riordino, con esami rigorosi per formare professionisti seri e consapevoli del loro ruolo nel turismo”.

“Nel testo predisposto dalle Regioni non convincono le regole poco chiare, titoli informali, ma soprattutto esprimiamo la nostra forte contrarietà per i corsi formativi gestiti da enti privati che hanno peraltro già dimostrato il loro totale fallimento nella forma e nei contenuti – dice Persano -. La professione non può essere preda di interessi privati. Siamo convinti della necessità di attivare percorsi universitari seri e rigorosi.”

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