Povere ma resistenti, la geografia delle startup italiane

In Italia non vengono finanziate e non trovano le condizioni più favorevoli per muovere i primi passi ma, dopo i primi cinque anni, mostrano comunque tassi di sopravvivenza più alti rispetto a Germania e Spagna.

A fotografare l'ecosistema delle startup italiane è il terzo Rapporto 'L'arte di produrre Arte. Competitività e innovazione nella Cultura e nel Turismo' presentato oggi a Roma dall'Associazione Civita.

Un panorama variegato, quello delle realtà innovative (si va dall'audiovisivo al settore dei musei e delle biblioteche) che conta oggi 8mila imprese registrate, il 23% delle quali localizzate in Lombardia, seguita a distanza da Emilia Romagna (11%), Lazio (10%) e Veneto (10%).

Per quanto riguarda la capacità di queste realtà di restare sul mercato, il rapporto rivela un tasso di sopravvivenza media dell'80% a un anno, del 60% a tre anni e del 45% a cinque. Numeri superiori a quelli di Germania e Spagna, ma inferiori a quelli di Francia e Regno Unito.

Amina D'Addario

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