Venezia: al tavolo del turismo, il turismo non c’è

C’è una città, in Italia, che più di tutte dovrebbe gestire i grandi flussi turistici che ogni annosi riversano nelle sue calli: è Venezia, che fra i grandi centri italiani è la più interessata governare, e governare bene, l’overtourism.

Per cercare di fare fronte comune, mette a sistema (per usare un’espressione che tanto piace alla politica) le risorse e i servizi, la regione Veneto, qualche tempo fa, ha deciso di istituire in numerose città a vocazione turistica uno strumento che si chiama OGD, Organismo Gestione Destinazione, una sorta di tavolo permanente per il turismo a componente pubblico-privata che dovrebbe unire tutti gli attori del comparto, dai trasporti fino alle guide turistiche, per immaginare soluzioni e gestire situazioni che permettano di offrire un prodotto complessivo all’altezza delle aspettative dei turisti.

Venezia, prontamente, ha costituito la sua OGD. Nella quale siedono il Comune, l’azienda di trasporto pubblico, l’azienda che si occupa dei pontili, l’azienda per l’igiene ambientale, l’Ascom, i rappresentati locali degli esercenti, Confesercenti, Confartigianato, i Musei Civici, l’associazione b&b e, buoni ultimi, gli albergatori dell’Ava.

Non facciamo il quiz: a mancare, è evidente, sono due non indifferenti infrastrutture come il porto e l’aeroporto, che di turisti a Venezia ne veicolano alcune migliaia, le guide turistiche e le agenzie di viaggi che si occupano di incoming. “Ci siamo candidati per partecipare – racconta Andrea Gersich, managing director di Albatravel Venezia e rappresentate dell’associazione Tolomazi, che raggruppa le agenzie di viaggi che fanno arrivare i turisti in città – ma ci è stato risposto che i nostri rappresentati erano le associazioni di categoria già presenti. Peccato che, a parte gli albergatori, non ci sia nessun rappresentante del turismo”. Niente Fiavet,Assoviaggi, né altri soggetti che in qualche maniera lavorino con i flussi turistici quotidianamente.

Le assenze, sia nel mondo dei trasporti che in quello del turismo organizzato, pesano anche a chi è all’interno dell’organismo, tanto è vero che il presidente di Ava, Vittorio Bonacini, si è chiamato fuori in una recente intervista con il Gazzettino: “Non hanno ancora capito quali sono i principali attori del turismo – dice -. Lo ricordo io: aeroporto, porto, alberghi, ferrovie, operatori. Oltre a questi non si va. E invece chi troviamo al tavolo del turismo? Tramezzinari e idraulici. E io mi ritiro con ordine”.

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