Governo, tutto da rifare: le questioni aperte per il turismo

Nulla di fatto per il Ministero del Turismo. Poche ore dopo la bocciatura da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di un mandato di Governo targato M5s-Lega si allungano i tempi per la formazione di un nuovo esecutivo e restano in sospeso questioni che hanno fatto discutere nei giorni scorsi l’intera filiera dell’industria dei viaggi.

La prima, e più importante, è appunto l'istituzione di un Ministero del Turismo autonomo che desse più centralità al settore. Il nome che circolava era quello di Gian Marco Centinaio, 46enne capogruppo dei senatori della Lega, attivo nel tour operating come direttore commerciale dell’operatore Il Viaggio e in passato responsabile vendite canale agenziale per Club Med. Nome poi associato, nella lista presentata al Capo dello Stato, al Ministero delle Politiche agricole.

Alitalia e alta velocità
Restano poi in sospeso altre questioni, messe nero su bianco nel Contratto di Governo del Movimento 5 Stelle e della Lega. Una su tutte la nazionalizzazione di Alitalia. “Siamo convinti – recitava il testo – che questa non vada semplicemente salvata in un’ottica di mera sopravvivenza economica, bensì rilanciata, nell’ambito di un piano strategico nazionale dei trasporti che non può prescindere dalla presenza di un vettore nazionale competitivo”.

La tassa di soggiorno
Si allontana un'altra ipotesi, nelle intenzioni del Governo giallo-verde, che nei giorni scorsi ha scaldato gli animi di numerosi sindaci italiani: l'abolizione della tassa di soggiorno. L'imposta sarebbe dovuta essere coperta con rifinanziamenti a sostegno degli enti locali.

Nel documento si parlava poi di rimessa in discussione dell’Alta velocità sulla Torino-Lione e dell'introduzione di una web tax turistica per contrastare le Ota. Ora, però, i giochi si riaprono.

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