Il maltempo gela il turismo in Italia: a maggio persi 2,9 miliardi

Sono 2,9 miliardi gli euro che il settore del turismo ha perso nel mese di maggio a causa del maltempo: la stima arriva da Fipe, che in un impietoso confronto con i dati relativi al 2018, parla di un picco negativo del 26%.

Si è concluso, finalmente diranno in molti, il maggio più freddo degli ultimi 30 anni, con temperature al di sotto della media stagionale di 10 gradi, pioggia e vento forte. E i conti sono in profondo rosso: per la sola ristorazione, si parla di una perdita di circa 600 milioni di euro, ma alle stime sopracitate si dovrebbero aggiungere anche le perdite di fatturato derivanti da gite fuori porta mancate e un calo generale nei consumi di prodotto stagionali come gelati, bibite e acqua.

"Non possiamo più fare finta che il problema della tropicalizzazione del clima non ci riguardi - commenta Giancarlo Deidda, vice presidente Fipe -. Come Federazione da alcuni anni stiamo portando avanti una battaglia culturale per far crescere la sensibilità delle nostre imprese e dei consumatori su tutto ciò che è sostenibilità ambientale".

Cambiamenti climatici
In particolare, alle istituzioni Fipe ricorda che "il turismo è particolarmente esposto alle conseguenze dei cambiamenti climatici e per questo ha bisogno del massimo della flessibilità nella gestione dei costi: non c'è una bacchetta magica per gestire nel breve termine le forze della natura, si può tuttavia lavorare per non far peggiorare la situazione e magari migliorarla nel lungo termine". O. D.

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