Pompei, ecco i nuovi siti restituiti ai visitatori

“Un modello virtuoso di impiego di risorse europee”. Così il ministro Dario Franceschini definisce Pompei dopo la presentazione, da parte del direttore generale del Parco archeologico Massimo Osanna, dei tre nuovi siti dell’antica città riportati alla luce durate i lavori di messa in sicurezza di Via del Vesuvio.

Il primo dei nuovi tesori, spiega corriere.it, è la domus di Leda e il cigno, chiamata così per il soggetto di uno degli affreschi che la decorano. Gli altri due siti restituiti ai visitatori sono la casa degli Amorini dorati, già aperta in passato ma poi oggetto di interventi, e le Terme centrali, un progetto imponente e gigantesco che non fu ultimato proprio a causa dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Il sito archeologico, il secondo più visitato d’Italia dopo il Colosseo, secondo Franceschini è un esempio concreto di un’efficace gestione “che ha permesso di superare con successo una stagione difficile”.

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