Trentino, Confidi accanto agli albergatori per l’accesso al credito

Confidi Trentino Imprese è a fianco degli albergatori trentini per facilitare l’accesso al credito. E non solamente nei confronti degli albergatori ‘in difficoltà’, ma anche di tutti i piccoli imprenditori del turismo che si basano sul proprio capitale senza ricorrere a prestiti o a garanzie. “Soltanto il 13% dei nostri soci fa riferimento ad attività di servizi alloggio e ristorazione, per un totale di garanzie pari a 8,6 milioni di euro e di prestiti bancari pari a 16 milioni (ovvero il 6% del portafoglio di Confidi) – ha spiegato il direttore generale di Confidi Trentino Imprese Marco Paissan, si legge su HotelMag -. Al settore alberghiero sono riconducibili garanzie per 3 milioni e 200mila euro e 7 milioni di euro in termini di affidamenti bancari. Va detto, tuttavia, che la Provincia rileva molta voglia di investire da parte degli albergatori”.

È quanto emerso a Hospitality 2020, in occasione del convegno ‘Credito alle imprese – Ruolo e strumenti del Confidi’, organizzato da Asat-Federalberghi Trentino. “Oggi – ha detto Paissan – Confidi consente di interagire in maniera agevolata con le banche, con strumenti in grado di far risparmiare rispetto al classico finanziamento che il singolo imprenditore può fare interagendo direttamente con l’istituto di credito. Confidi può fare sia prestiti diretti (mutui), sia garanzie (sussidiarie, a prima richiesta e commerciali), e gestisce anche tutta la fase di accesso ai contributi”.

Uno strumento importante
“Diamo nuovo slancio alla collaborazione esistente con Confidi, che è diventato un consorzio in grado di dare garanzie di primo grado fino al 90% – ha affermato Giovanni Battaiola, presidente Asat -. Quindi, inizia a essere uno strumento importante per avere credito e per averlo a condizioni vantaggiose. Invitiamo i nostri associati a rivolgersi alla nostra associazione, che li accompagnerà e affiancherà nell’interazione e nel percorso d’accesso al credito con l’appoggio di Confidi”.

I mutui a scadenza con intercessione di Confidi possono arrivare a durare al massimo sette anni, ma viene applicata una commissione dello 0,50% fisso una tantum per tutto il periodo di durata.

“Inoltre la Provincia – ha aggiunto Paissan – sta perfezionando un accordo per la costituzione di una sezione dedicata agli imprenditori trentini all’interno del Fondo centrale di garanzia, che, se attivata da un imprenditore passando per la garanzia del Confidi, può portare la copertura sugli investimenti dall’80% al 90%”.

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