Estate e restrizioni: l’Italia resta indietro

Il tempo stringe. L’estate è alle porte e la sensazione che l’Italia stia perdendo terreno rispetto ai competitor sembra farsi più concreta. Paesi come Grecia e Spagna stanno via via tornando alla normalità, facilitando le procedure di ingresso - attraverso l’eliminazione dei Plf e dei formulari elettronici - e alleggerendo le misure di prevenzione in loco, diffondendo, in questo modo, il messaggio che la fase più acuta della pandemia può finalmente essere archiviata.

Diversa la situazione nella Penisola, dove la direzione che l’Esecutivo vuole dare al post Covid sembra meno chiara di quanto sperato. L’Italia è tra i quattro Paesi europei che ancora richiedono il Passenger Locator Form all’arrivo e si attende ancora una conferma definitiva sulla revoca delle mascherine al chiuso a partire dal primo maggio. Diversamente da quanto previsto dalla road map, l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale potrebbe infatti permanere nei luoghi di maggior assembramento, inclusi treni e mezzi di trasporto pubblico.

I rischi
E se, da una parte, possono essere comprese le ragioni cautelative alla base di una tale ipotesi, dall’altra emerge la preoccupazione che al di fuori dei confini nazionali possa passare il messaggio che il Paese non sia ancora pronto a superare del tutto la pandemia. Una narrazione questa che già pervade le home page delle testate che all’estero trattano di turismo. Diverse realtà giornalistiche non mancano di segnalare quotidianamente la ‘lentezza’ del Belpaese nell’adeguarsi al resto d’Europa in materia di superamento della crisi pandemica.

Il rischio è che la via della prudenza adottata dalle istituzioni, seppur giusta, possa avere ricadute pesanti sul fronte delle presenze straniere nella stagione estiva alle porte, per la percezione che sia ancora troppo complicato accedere nella Penisola e trascorrervi una vacanza serena.

Sembra riconoscerlo, in parte, il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che nelle scorse ore, a margine di una conferenza stampa sull’accessibilità delle strutture turistiche a Roma, ha ribadito la necessità di allentare ulteriormente le restrizioni. “Le regole in Italia sono più restrittive di altri Paesi - ha affermato -. Con meno restrizioni potremmo davvero fare il botto”.

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