Studio Enit: il turismoè più forte della crisi, In Italia prenotazioni a livello pre-Covid

Più forte della crisi economica, delle tensioni internazionali, della guerra in Ucraina. La voglia di viaggiare è più forte di tutto e l’Italia è uno dei Paesi che i visitatori internazionali stanno preferendo. “È l’esordio di un’estate che ci riporta a sentori pre-pandemici” commenta Roberta Garibaldi (nella foto), a.d. di Enit, nell’analizzare le cifre emerse dall’indagine commissionata dall'ente sull’andamento del ricettivo nel nostro Paese.

Prenotazioni a tripla cifra
Per il mese di giugno le prenotazioni verso l’Italia stanno aumentando a un livello che l’Enit ha quantificato intorno al 324% in più rispetto al 2021, mentre per il mese di luglio l’incremento rispetto allo stesso mese dello scorso anno è del 222%: una tra le performance migliori d’Europa.

L'impatto della guerra
La guerra in Ucraina ha avuto un impatto minimo sulle prenotazioni alberghiere ed extralberghiere che, nel 90% dei casi, sono state confermate per entrambi i periodi.

Per quanto riguarda, invece, la tipologia di clientela, si tratta soprattutto di coppie e famiglie, seguite da individuali. I primi hanno preferito strutture extralberghiere, mentre gli individuali hanno scelto principalmente gli hotel. Tra i trend spiccano l’attenzione alla sostenibilità “e il valore del viaggiare declinando elementi di personalizzazione dell’offerta” sottolinea Garibaldi.

Meno della metà (circa il 40%) delle strutture intervistate dichiara che la guerra in Ucraina sta avendo degli effetti sul proprio business.
Più che sulla voglia di viaggiare la guerra, secondo gli operatori intervistati, inciderà piuttosto sui costi dell’energia e del gas, destinati ad aumentare progressivamente man mano che il conflitto proseguirà.

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