Il Veneto sulla strada del recupero, indicatori tutti in positivo

“L’estate 2022 vede una voglia diffusa di tornare a viaggiare e superare le restrizioni nonostante le difficoltà come il Covid, la guerra, la crisi energetica e le loro conseguenze continuino ad incidere negativamente su imprese e cittadini. La ripresa estiva delle attività turistiche trova conferma nei dati presenti sulla piattaforma dell’Osservatorio del Turismo Regionale Federato, che ci permette non solo di vedere l’andamento degli arrivi e delle presenze, ma di capire il sentiment di chi oggi frequenta tutte le destinazioni del Veneto”.

Così Federico Caner (nella foto), assessore al Turismo della Regione del Veneto commenta i primi dati sulla stagione estiva, con le presenze turistiche nel primo quadrimestre 2022 più che triplicate rispetto allo stesso periodo del 2021, quando le limitazioni agli spostamenti erano ancora stringenti; il confronto con lo stesso periodo del 2019, mostra una contrazione di circa il 20%.

“Nonostante predomini il mercato domestico, si confermano come mercati di riferimento esteri quelli di lingua tedesca seguiti da quello francese, britannico ed olandese, che scelgono il Veneto per le loro vacanze estive - prosegue Caner -. Sono ovviamente le destinazioni balneari e il Lago di Garda a fare la parte del leone, ma anche gli altri comparti si stanno riprendendo bene all’insegna di un turismo sempre più orientato alla sostenibilità, con ottime performance del segmento dell’open air”.

A confermare questo trend vi sono sia i dati consolidati sia i dati previsionali. Nel mese di luglio (dato aggiornato al 25 luglio), il tasso di occupazione per il cluster ricettivo mare (83,2%) supera quello registrato (76,7%) per lo stesso periodo nel 2019 con un incremento di oltre il 5%. A questo si aggiunge l'andamento del cluster camping mare che fa registrare un tasso di occupazione di circa l’87%.

Da oggi fino a settembre, la ricettività, i campeggi e villaggi turistici nel lago di Garda vedono prenotati circa l’89% dei posti letto, con un aumento di circa il 4% dei flussi rispetto al 2019 (al 25 luglio).  

“Sempre per quanto riguarda gli arrivi internazionali, malgrado le cancellazioni dei voli e le difficoltà logistiche che da ormai più di un mese stanno vivendo quasi tutti gli aeroporti in Europa ed in particolare quelli di Francia, Germania e Regno Unito, il Veneto sta vivendo una vivida ripresa del movimento turistico che durante il mese scorso ha registrato un recupero dell’87% del traffico aereo rispetto al corrispondente mese del 2019”.

La regione punta a confermare il suo ruolo di prima industria turistica nazionale. “Il Veneto continua ad investire nella programmazione e nell’offerta turistica intercettando i nuovi bisogni, come quelli legati al turismo lento e sostenibile. Questa ottima partenza del 2022 con un buon incremento delle presenze turistiche nelle nostre strutture ricettive lascia ben sperare” conclude Caner .

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