Il commento del direttore
Remo Vangelista
È il bt a fare da traino allo sviluppo continuo dell'albergatoria cinese, ma le strutture di fascia alta hanno ancora molta strada da fare per allinearsi agli standard di quelle delle maggiori capitali mondiali degli affari. È quanto è emerso dalle prime batture della settima edizione della China Hotel Development and Financing Conference, organizzata da Horwath Htl, Str Global e China Tourist Hotels Association (Ctha) e iniziata questa mattina al Crowne Plaza Sun Palace a Pechino. L'evento ha attirato circa 600 partecipanti, il 20% in più rispetto all'edizione 2010. Secondo le rilevazioni di Jonas Ogren, area director di Str Global Asia, nel 2010 il revPar delle strutture ricettive cinesi ha ricominciato a risalire a ritmi elevati, dopo il crollo del 38% registrato nel 2009 in seguito alla crisi finanziaria. In netto recupero anche l'adr (tariffa media giornaliera), un indicatore cresciuto del 47% a Shanghai, del 32% a Hong Kong e del 28% a Pechino. Quest'ultima città, insieme a Shanghai, subisce però ancora un certo rallentamento nelle entrate e nell'adr delle strutture di fascia alta, con ritmi ben lontani dagli alberghi di Sydney o Singapore.
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