Il commento del direttore
Remo Vangelista
Assoturismo-Confesercenti Emilia Romagna ribadisce il proprio no all'applicazione dell'imposta di soggiorno. Nonostante sia consapevole delle difficoltà di bilancio delle amministrazioni locali, l'associazione, nel contempo, reputa la tassa "dannosa e inopportuna, perché comprometterebbe la competitività dell'offerta turistica anche a livello internazionale, in una regione che punta sul rapporto qualità-prezzo e sul turismo delle famiglie". Assoturismo-Confesercenti rinnova, pertanto, l'invito alle amministrazioni comunali dell'Emilia Romagna a non applicare la tassa di soggiorno. "Chiediamo - ha dichiarato Claudio Della Pasqua, presidente Asshotel-Confesercenti Emilia Romagna - di togliere un'imposta che scarica sull'economia turistica i problemi della finanza locale".
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