La manovra Monti cancella l'Enit

Il futuro dell'Enit è a rischio. La sopravvivenza dell'Agenzia nazionale del turismo dipende direttamente dall'approvazione della manovra economica all'esame del Consiglio dei Ministri. La bozza presentata dal Governo Monti prevede, infatti, la soppressione dell'ente con il trasferimento al Ministero dello Sviluppo economico delle funzioni e del personale, senza procedura di liquidazione. Secondo la bozza, le risorse già destinate all'Enit, "saranno trasferite in un fondo da ripartire per la promozione e lo sviluppo del turismo da istituire nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze. La dotazione del fondo è di 18 milioni 641.742 euro per il 2012, di 18 milioni 970.742 euro per il 2013 e di 19 milioni 303.742 di euro a decorrere dal 2014". Il personale Enit all'estero "opererà - aggiunge la bozza - fino alla scadenza dell'incarico nelle rappresentanze diplomatiche e consolari, all'interno di sezioni per la promozione degli scambi appositamente istituite nell'ambito delle risorse trasferite al Ministero degli Affari esteri". La notizia non ha mancato di causare reazioni. Tra i primi, Paolo Zona, presidente di Federcongressi&event. "Se il timore, prima, era la liquidazione del Convention Bureau nazionale, ora si fa peggio: invece di razionalizzare e limitare gli sprechi, si elimina - dice Zona -. C'è disinteresse verso il turismo, una forma di impresa che potrebbe garantire vantaggio al Paese se ben organizzata".

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